Vedere i giovani confrontarsi in piccoli gruppi è l’immagine che rimane più impressa al termine del primo incontro rise up che si è svolto nella parrocchia di San José ad Algueirao Mem Martins.
Partendo da questo confronto aperto monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, ha invitato i pellegrini della Gmg a investire tempo soprattutto per le relazioni. Entrare in profondità per donare e ricevere ciò che è più essenziale per la propria vita. Nella parrocchia portoghese si sono ritrovati più di ottocento giovani delle diocesi di Genova, Chiavari e Albenga. «L’ascolto e il confronto sono le due colonne per costruire un dialogo che permetta alla Chiesa di crescere – ha detto Ghizzoni –, ognuno si può sentire come voi chiamato a contribuire, potendo così partecipare a un cammino insieme ragazzi e adulti».
I giovani hanno colto questa opportunità appieno, fermandosi in ascolto con calma tra di loro all’interno della chiesa e poi ponendo molte domande all’arcivescovo, soprattutto sul come poter «vivere pienamente il nostro tempo».
I giovani hanno ammesso di fare fatica a scegliere, spesso si trovano a subire le decisioni, spesso sono preda dell’ansia, altre volte preferiscono solo l’evasione. «Maria – ha aggiunto Ghizzoni – ci indica che prendersi cura degli altri è una strada da percorrere senza temere di perdere tempo. Lei avrebbe potuto pensare prima a sé stessa, alle sue difficoltà, rimanendo così chiusa in casa. Intuisce invece che solo uscendo dalle sue mura sicure, mettendosi in gioco per andare verso Elisabetta, può ricevere qualcosa di grande per la sua vita».
Ghizzoni ha anche indicato che il volto di chi incontriamo è davvero sempre da scoprire, mettendo da parte le tante distrazioni che oggi possiamo vivere, a partire dal mondo dei social. «Chiediamoci – è stato il suo invito – : ma per me cos’è veramente importante? Che cosa mi dona gioia?». Sapersi fermare, perché «oggi ci fanno credere che è la velocità la scelta migliore, ma questo non ci fa comprendere gli aspetti più importanti dentro e intorno a noi».
Nella Messa monsignor Piero Del Bosco, vescovo di Cuneo-Fossano, ha invitato i giovani a essere protagonisti, utilizzando gesti e parole che uniscono e che diventano contagiosi. «Questi giorni sono una preziosa opportunità. Anche per me che partecipo alla prima Gmg da vescovo, prima come per tanti di voi. E ho cercato subito di coinvolgermi. Sono stupito di quello che vedo e sono contento di esserci».