Pubblichiamo il discorso di benvenuto del Patriarca di Lisbona, Card. Manuel Clemente, alla Cerimonia di Accoglienza della GMG nel Parque Eduardo VII.
Santo Padre,
è con immensa gratitudine e gioia che La accogliamo in questi giorni così pieni per la gioventù sia della Chiesa che del mondo. Giorni pieni per la folla di giovani venuti a Lisbona e a questa terra del Portogallo; una terra che già da lungo tempo si mantiene unita alla Sede Apostolica. E questa trova attualmente in Vostra Santità il suo volto evangelicamente così espressivo e convincente per i cristiani e per l’umanità in generale.
E questi giorni saranno pieni anche di incontri e celebrazioni in programma, che il Santo Padre saprà presiedere con quella sua costante giovinezza di spirito che il tempo anziché toglierla, la sottolinea e rafforza. Grazie tante, Santo Padre, perché fin dal momento in cui Le abbiamo proposto di celebrare qui la Giornata Mondiale della Gioventù, Vostra Santità ha accolto il nostro invito e ha risposto sempre con la migliore buona volontà e tanto incoraggiamento.
Abbiamo tanto bisogno di ringiovanire con la sua presenza e la sua parola in questi giorni, affinché risplenda ancora di più, qui e nel mondo intero, la bellezza del Vangelo in questi tempi segnati da parecchi ostacoli per uno sviluppo integrale e pacifico dei popoli e tra i popoli; popoli che trovano il loro volto eloquente e la loro promettente espressione nei giovani qui convenuti, anche quelli giunti da Paesi dove le difficoltà non mancano. Non mancano gli ostacoli, ma non manca nemmeno la volontà di rimuoverli e superarli, con l’entusiasmo e l’impegno di chi vuole costruire un futuro all’altezza delle aspirazioni umane e dei desideri di Dio.
Dall’inizio del suo pontificato, il Santo Padre non ha cessato di ribadire che ciò si può compiere, facendosi sempre presente dove c’era più vita da sostenere e futuro da costruire. I giovani quindi La sentono come il loro alleato naturale e La circondano di tanta stima e affetto. E lo stesso accadrà anche qui da noi in questi giorni. Sono certo – con tutti i miei fratelli dell’Episcopato e della Chiesa presente a Lisbona e nell’intero Portogallo – che la Giornata Mondiale della Gioventù che vivremo insieme in questi giorni risponderà al suo costante appello per un mondo più solidale e fraterno, come lo esige la verità evangelica e come l’umanità tanto anela.
Grazie tante, Santo Padre. Benvenuto alla nostra casa comune!
E benvenuti anche voi tutti, pellegrini di questa Giornata! Qui vi ha portati lo stesso desiderio di incontro, condivisione e celebrazione di quello che vi muove di più sulla strada di un futuro solidale e fraterno, in ogni popolo e fra tutti i popoli. E questi giorni – ne siate certi – segnano già l’inizio di tale futuro che volete costruire. Questa Giornata ha per motto il brano evangelico che parla della giovane Maria di Nazareth, quando, appena concepito Gesù, Lo porta senza indugio e in fretta da Elisabetta, sua parente. Lo portava in grembo,
come voi, cari pellegrini, saprete portare, da tutti e per tutti nel vostro cuore il Vangelo della pace. In questi giorni vi accompagna la Madonna della Visitazione, affinché la vostra vita diventi adesso e per l’avvenire una visitazione permanente verso chi anela per il bene che da qui li porterete.
Questa Giornata è un punto alto del pellegrinaggio della vostra vita e vi servirà per portarla interamente a compimento!